lunedì 26 settembre 2016

LA VALLE DELL'EDEN


Non riesco a credere che qualcuno abbia deciso di disfarsi di questo libro e che, qualcun altro, abbia pensato di venderlo a solo 1,50€. Questo libro è stata sicuramente la migliore lettura dell'estate ed è finito immediatamente nella lista dei miei libri preferiti.

Con Steinbeck è stato subito amore, dopo Uomini e topi, e La valle dell'Eden ha confermato il fatto che è uno dei miei scrittori preferiti, quelli di cui vorresti leggere tutto. E lo farò.
La valle dell'Eden è un romanzo che parla degli intrighi famigliari dei Trask e degli Hamilton che vivono nella Valle Salinas. Il libro probabilmente ha molto di autobiografico, Steinbeck lo considera un pò il suo punto di arrivo, come se tutto quello che avesse scritto prima fosse una preparazione a questo romanzo.
In queste pagine vengono trattati gli argomenti più disparati anche perché dovete immaginare che racconta la storia di quasi 100 anni di queste due famiglie a cui succede ogni cosa. Ci sono amori, gelosie, depravazione, inganni, la battaglia per essere accettati, il non riuscire ad accettarsi che porta all'autodistruzione, c'è l'amicizia e l'amore per la conoscenza. C'è tutto questo rinchiuso in dei personaggi indimenticabili. 
Tra queste pagine ho conosciuto alcuni dei miei personaggi preferiti in assoluto: Lì, Samuel Hamilton, Tom e Caleb. Ognuno descritto nelle proprie più intime sfaccettature, ognuno caratterizzato alla perfezione. Volevo essere con Lì mentre preparava il tè e i dolci, con Samuel a parlare delle sue invenzioni, con Tom per abbracciarlo nei momenti di sconforto e con Caleb per guardarlo negli occhi e dirgli che siamo tutti un pò cattivi, che non deve preoccuparsi.
Il romanzo scorre velocemente e non riuscirete a fermarvi durante la lettura ma arriverà un momento in cui, della storia, non vi interesserà più niente. Sì, arriverà quel momento in cui vorrete solo continuare la lettura all'infinito, continuare a leggere le vite dei personaggi senza che ci sia una particolare trama di fondo. Vorrete continuare la lettura semplicemente per vedere come Steinbeck racconta la vita di tutti i giorni, come da delle lezioni di vita, come ti legge nel cuore e lo mette sulla carta.
E poi c'è Timshel, una parola che fa da sottofondo a tutto il libro. Timshel significa TU PUOI, Timshel significa che ogni uomo è artefice del suo destino e nessuno ha una strada già predestinata. Tutti i personaggi, ad un certo punto, si troveranno a fare i conti con il loro Timshel. Alcuni credono di essere destinati ad una vita di scelte negative e sbagliate perché i loro genitori le hanno fatte ma Timshel significa che non si è come i propri genitori e che si può decidere quali scelte compiere. Se la propria madre ha ucciso non vuol dire che si sarà destinati ad una vita da omicidi, se il proprio padre ha mentito non vuol dire che si sarà destinati ad una vita da bugiardi. Si può essere quello che si vuole, si può sbagliare ma si può anche decidere di fare la scelta giusta ed essere esattamente chi desideriamo essere.
Quando ho capito pienamente il Timshel sono stata invasa da una potenza e da una forza senza pari. Steinbeck, in queste pagine, spiega una delle lezioni di vita più importanti, forse la più importante in assoluto.

Io non so se consigliarvi di leggere prima altri libri di questo autore o di buttarvi subito sulla Valle dell'Eden. Quello di cui sono certa è che questo libro vi darà molto e non rimarrà una di quelle letture che poi finiscono dimenticate negli anni. La storia dei Trask e degli Hamilton io non credo che la dimenticherò mai.

4 commenti:

  1. Momento confessione di oggi: non ho mai letto nulla di Steinbeck. Non so come mai, eh! Forse non mi sono mai scontrata con questo autore, ma, dopo aver letto il tuo post, dovrò colmare questa lacuna! Che libro consiglieresti a una Strega neofita? :)

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    1. Si è sempre in tempo per recuperare :) comunque io ti consiglierei Uomini e topi perchè è concentrato in poche pagine, è un colpo al cuore e ti fa affezionare per forza.

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  2. Ho le lacrime viperins, le lacrime. Quanto è bello questo libro. Devo rileggerlo.

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    1. Io l'ho finito da neanche un mese e voglio rileggerlo già anche io. Siamo da ricovero! Il prossimo che leggerò sarà Furore comunque.

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