venerdì 30 settembre 2016

HARRY POTTER E LA MALEDIZIONE DELL'EREDE


Ho iniziato questo post almeno una decina di volte. Ogni frase che ho scritto non mi è sembrata mai abbastanza adeguata. Chi l'avrebbe mai detto che sarei stata qui a scrivere di Harry, tanti anni dopo l'inizio di tutto?
Io lo so che la mia storia con Harry sarà simile, se non uguale, a quella di tanti altri di voi però qualche riga di questa storia d'amore me la permettete?
Queste foto sono state scattate sabato 24 settembre, appena usciti da una libreria che stava per chiudere e in cui siamo entrati, io e mio fratello, in volata. Perché lo volevamo, lo volevamo subito!
Per noi Harry Potter è il primo amore. Sono i libri che ci hanno fatto amare la lettura, sono qualcosa che ci portiamo dentro tutti i giorni della nostra vita, sono il termine di paragone per qualsiasi cosa, Harry Potter è uno dei fili che unisce la nostra amorosa e completa fratellanza. Con Harry siamo cresciuti, non solo dopo la prima lettura, ma continuiamo a crescerci insieme anche adesso, anche quando lo rileggiamo per la decima volta. E' da tempo che ho perso il conto.
Quindi capirete che ci siamo avviati verso quella libreria con un misto di terrore ed estrema emozione. Io l'occhio lucido l'ho avuto, lo ammetto.
Ho iniziato per prima a leggerlo e, dopo 6 giorni, sono qui per provare a dirvi cosa ne penso di questo ottavo libro, Harry Potter e la maledizione dell'erede.
Ormai ho capito che io non so spiegare niente senza mostrare i sentimenti e le sensazioni che mi ha suscitato, non so spiegare oggettivamente, con parolone pompose, quello che riguarda la scrittura, lo stile e tanto altro. Quindi, in questo post, più di qualsiasi altro, vi spiegherò cosa ho sentito mentre leggevo il libro.

Innanzitutto inizio dicendo che ci si abitua facilmente alla lettura sotto forma di sceneggiato, non è assolutamente un problema per la scioltezza della lettura. Anzi, la lettura va notevolmente più veloce. Però noi non siamo abituati a quel tipo di formato. Siamo abituati alle descrizioni particolareggiate dei luoghi, dei sentimenti, delle persone e in questo libro, tutto quello, non c'è. Il ché, secondo me, è naturalmente la perdita maggiore. Ma è ovvio, non lo ha scritto la Rowling e non credo che nessuno avrebbe potuto imitare il suo stile.
Conoscere i nuovi personaggi mi ha molto emozionato, all'inizio, ma poi mi sono resa conto che nessuno di loro aveva qualcosa di nuovo. Il figlio di Harry assomiglia ad Harry e il figlio di Malfoy, secondo me, è un mix letale tra Ron ed Hermione (ma come diamine!), un secchione dal cuore tenero che tutti prendono in giro. Sono loro i protagonisti della storia e ci danno, finalmente, la soddisfazione di vedere un Potter e un Malfoy amici.
La soddisfazione di vedere, invece, i nostri cari e vecchi amici da adulti, sposati, sapere cosa fanno e come sono, a me è passata. E' passata perché, in questo libro, Harry, Ginny, Ron, Hermione e Draco hanno le stesse identiche personalità e modi di fare di quelli dei libri originali. Certo, è giusto che siano gli stessi però mi aspetto che, a 40 anni, il famoso Harry Potter non piagnucoli ancora perché si sente lasciato solo, perché fa la vittima. A 40 anni lo immagino un uomo maturo che è riuscito a metabolizzare le sue milioni di sfortune. Invece no, sembrano delle brutte copie dei personaggi che tanto amiamo ma con 20 anni di più.
Poi tornano, con vari escamotage, personaggi che non avremmo più pensato di incontrare e ai quali vengono fatte fare e dire cose che, forse, nel nostro cuore abbiamo sempre sperato di vedere ma che poi, sulla carta, risultano stonate, fuori luogo (per chi ha letto il libro: l'ultimo discorso di Silente. Stiamo scherzando?). Però, ammetto, che c'è stata un'unica parte in cui mi sono emozionata, in cui ho avuto un colpo al cuore. Sicuramente sarà stato per il personaggio che è immortale e splendido però ecco, Piton è stato l'unico che mi ha smosso qualcosa, per un piccolo momento isolato.
Per non parlare del fulcro di tutto il libro, le marachelle che sono alla base di tutta la storia che comportano dei cambiamenti e delle intromissioni nella storia VERA, quella che conosciamo noi, inimmaginabili. Io, naturalmente, non voglio anticiparvi nulla ma cerco di spiegarvelo. Noi lo sappiamo quali sono le cose possibili e non possibili nel mondo magico e babbano, sappiamo come funzionano i viaggi nel tempo, sappiamo quali sono i limiti da non superare, sappiamo che non ci possono essere intromissioni. In questo libro c'è tutto il contrario di quello che noi conosciamo. Io leggevo le pagine e mi ripetevo: NON E' POSSIBILE CHE QUESTO LIBRO SIA STATO ACCETTATO DALLA ROWLING. Perché va contro le regole basilari dei 7 libri precedenti.
La cosa che mi ha sempre più stupito della saga di Harry Potter era la maestria con cui la Rowling facesse tornare tutto al suo posto. Dopo libri, dopo anni, scoprivi un piccolo particolare e tutto filava perfettamente. Un evento a cui non avevi minimamente dato attenzione nel primo libro, si rivelava fondamentale alcuni libri dopo e tu non avevi capito niente. Non riuscivi a capacitarti del fatto che dietro tutte quelle pagine ci fossero centinaia e centinaia di fili che si univano e intrecciavano tra di loro ma che rendevano tutto estremamente perfetto. In questo libro è come se qualcuno fosse passato, a mano aperta, su questi fili e li avesse completamente demoliti.
E dato che ho parlato per metafore per tutto il tempo, voglio spiegarvi la sensazione più forte che ho avuto durante tutta la lettura del libro. Avete presente quando qualcuno di estraneo vi parla della vostra migliore amica, o di una persona a cui volete bene e che conoscete molto bene, e lo fa in maniera inappropriata?! Vi dice cose che voi sapete essere non vere ma le dice come se la conoscesse da una vita, come se la conoscesse meglio di voi. E voi vorreste solo dire: Ma cosa stai dicendo? Tu non la conosci per niente! Ti assicuro che è tutto il contrario di quello che stai dicendo tu!
Ecco, Harry Potter e la maledizione dell'erede, per me, è stato così. Un susseguirsi di pagine in cui avrei voluto urlare MA SIETE IMPAZZITI! MA CHE NON LO SAPETE CHE NON PUO' ESSERE COSI'!?
E, nonostante io abbia letto le ultime 150 pagine di corsa, senza fiato, senza fermarmi un secondo, questa sensazione non l'ho mai abbandonata. Mi è sembrato di leggere una storia in cui, fino a qualche secondo prima, ci ero dentro fino al collo e poi, con questo ultimo libro, la potessi vedere solo da fuori, senza sentirla nel cuore. E' questa la questione principale: che i libri precedenti non li abbiamo letti, li abbiamo vissuti. Ci stavamo dentro. Io credo fermamente che Hogwarts esista, sul serio. E quando ho trovato la lettera di ammissione nella mia cassetta della posta, vi giuro, per un istante, ho sperato fosse vera. Ma questo ottavo libro non vi catturerà mai, non lo sentirete nel cuore.
Lo dico con questa convinzione perché, se avete vissuto Harry Potter come l'ho vissuto io, non credo che ci sia una reazione diversa alla fine della lettura.
E ve lo dice una che ha sperato fino alle ultime pagine che questo libro potesse appassionarla e farle rivivere un minimo di ciò che aveva vissuto con i libri precedenti.
Sono delusa, sì.
Però sapete che c'è? Va bene così. I sentimenti e la meraviglia che ho trovato nei libri precedenti è ancora lì, mi basta riaprirli e rituffarmici dentro.
E adesso vi devo lasciare perché sto organizzando il regalo per la laurea di mio fratello. Faremo un Harry Potter tour di 4 giorni a Londra, tra un mese preciso saremo lì.
Perché ci sono amori che niente e nessuno potrà mai sbiadire.

6 commenti:

  1. Leggendo la prima parte del tuo post, questa volta lo posso dire io: sei adorabile e dolcissima!

    Le pecche che tu hai evidenziato in La Maledizione dell'Erede sono esattamente i miei timori nei confronti di questo libro e il motivo per cui non l'ho ancora recuperato. Il rischio di delusione è altissimo e, appunto, avevo sia il sentore che il sospetto che la storia non sarebbe stata all'altezza di quelle che abbiamo amato... E' un peccato.

    Faccio già da adesso gli auguri di buon viaggio a te e a tuo fratello: godetevi tutto!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io così mi imbarazzo, però. Grazie :)
      Comunque sì, è proprio un peccato. Io sinceramente ti consiglierei di leggerlo ma solo perché io, dato l'amore che ho per Harry, non riuscirei a rimanere con il dubbio. Però magari potresti prenderlo in biblioteca, questo sì.
      Grazie per il viaggio :) faremo tante foto!

      Elimina
  2. Lo sapevo, lo sapevo! Ho fatto bene a non comprarlo. Appena ho sentito che non l'aveva scritto la Rowling ho avuto dei dubbi e tu me li confermi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Secondo me, la Rowling ha visto solo la copertina di questo libro. Perché mi rifiuto di pensare che abbia scritto anche solo un punto di queste righe.

      Elimina
  3. Ho il vago sentore che questo libro lo leggerò tra circa un milione di anni perché voglio serbare il bel ricordo che ho dei romanzi originali. Voglio continuare a credere che io ad Hogwarts non ci sono andata ma ci andranno un giorno i miei figliuoli.

    RispondiElimina