venerdì 16 settembre 2016

LA RAGAZZA DEL TRENO


Comincio col dire che inizio a stupirmi di me stessa. Sempre più spesso finisco per leggere libri che non voglio leggere perché tutti ne parlano ma che mi incuriosiscono. Li leggo sempre con ampio ritardo però, alla fine, me li ritrovo sul comodino. Questa volta non è stata colpa mia, lo ammetto. La fidanzata di mio fratello, la dolce Claudiuccia, aveva comprato La ragazza del treno per curiosità e me lo ha lasciato a casa dicendomi "Ma perché ha avuto così tanto successo? Leggilo anche tu e dimmelo!". E quindi l'ho letto. E quindi glie l'ho detto. "Claudiuccia ma che ne so. A me non mi sembra tutto questo granché effettivamente".
Io leggo pochi libri gialli, pochi libri in cui ci sono morti ammazzati, sgozzamenti, risse, roba violenta per intenderci. Quindi, data la mia scarsa esperienza in campo, ogni volta che leggo un libro del genere rimango sempre stupita della mia stupidità. Quando tutti dicono "Io lo avevo capito già a metà libro chi era l'assassino" nella mia testa c'è un piccolo criceto che non sa ancora con certezza se ha capito bene quindi sorrido ed esco velocemente dal luogo pieno di Detective Gadget in cui mi trovo. No, non c'è niente da fare. Io non ci arrivo, non lo capisco. Mi sembrano tutti plausibili spietati assassini e, quando arrivo alla fine, esclamo sempre MA DAIIIIII! C'è da dire che è sempre una grande sorpresa, per me.
Invece con questo non è stato così, questa volta anche io l'ho capito a metà libro e questo vi capire quanto è, secondo me, scontata la trama.
Rachel Watson è una donna con seri problemi di alcol e depressione. La sua condizione ha come causa la separazione dal marito, persona a cui lei è ancora profondamente legata. Rachel tutte le mattine prende il treno per andare a Londra e guarda cosa accade fuori dal finestrino, C'è un punto preciso in cui il treno rallenta, passando davanti a delle case e Rachel ha l'occasione di allungare l'occhio e spiare la vita delle persone che abitano lì. In particolare, c'è una coppia che lei osserva sempre, una coppia giovane ed innamorata. Rachel inventa per queste due persone dei nomi, dei lavori, degli hobby e li guarda, con attenzione, tutte le mattine e tutte le sere quando torna verso casa. Però accade qualcosa e Rachel si troverà invischiata in un omicidio che, apparentemente, non la dovrebbe riguardare ma che invece le cambierà la vita.
I personaggi che incontriamo in questo romanzo sono pochi, la trama è molto semplice, i luoghi in cui si svolge sono un paio. Ammetto di averlo letto senza troppa difficoltà, senza intoppi, in pochi giorni lo avevo finito però il mio PERO' è grande. Cosa ha fatto di questo libro un best seller da milioni di copie?
Forse il fatto che racconta di violenze verso le donne spiegate dalle donne? Forse il fatto che mette in luce un tipo di malattia mentale e dipendenza della protagonista femminile che, solitamente, si riscontra negli uomini? Forse l'analisi psicologica di Rachel e delle protagoniste femminili?
Sì, questo c'è tutto però non l'ho trovato così sensazionale. Rachel, è vero, la conosciamo a fondo perché entriamo nella sua testa e leggiamo i suoi pensieri però è anche esagerata, fa cose che una persona depressa e con problemi di alcolismo non farebbe mai ed è una vera impicciona. Molte volte ho pensato a quanto fosse odiosa. Le altre protagoniste femminili non hanno una personalità particolare a parte essere accumulate da seri problemi psicologici. Per non parlare dai protagonisti maschili.
Insomma, questo sarebbe dovuto essere un giallo a me congeniale, pieno di psicologia, ma così non è stato. L'ho letto con interesse, velocemente ma sinceramente non capisco il successo che ha avuto e non lo consiglierei come lettura da fare assolutamente. Lo vedrei bene come lettura da spiaggia da poter chiudere in qualsiasi momento per fare un bagno e chiacchierare con la vicina di ombrellone, niente di più.
Però, ecco, volevo sapere da voi se lo avete letto e se vi è piaciuto. In caso vi sia piaciuto tantissimo, spiegatemi il motivo perché voglio veramente tanto capire.

4 commenti:

  1. La storia c’è, ma gira attorno a se stessa senza centrare l’obiettivo. È scritto bene, ma mi ha lasciato senza nulla di concreto.

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    1. Sono assolutamente d'accordo! Allora non sono l'unica a pensarla così!

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  2. Non ho ancora letto questo libro, ma, da quello che scrivi, forse la ragione per cui è piaciuto tanto risiede nel suo essere, ti cito, una lettura da spiaggia da poter chiudere in qualsiasi momento per fare un bagno e chiacchierare con la vicina di ombrellone ? Insomma, la semplicità attrae e affascina chi non è appassionato di lettura, come purtroppo molta gente?
    Ai posteri l'ardua sentenza. :)

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    1. Hai ragione, probabilmente è stato acquistato da moltissime persone che solitamente non leggono e c'è stato un passaparola non indifferente. A me non ha detto niente di che, magari se lo trovi in biblioteca puoi darci una letta :D

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