mercoledì 25 settembre 2013

Ultimi libri estivi

Ok ragazzi miei.
L'estate sta andando via piano piano e io sono sempre troppo triste in questo periodo.
E' bello ricominciare tutto, sapere che un nuovo anno tutto da scoprire è appena iniziato, però l'estate è il mio periodo, la mia stagione e vederla andare via mi fa stare giù di morale.
Che poi io, in realtà, sono nata in autunno e l'autunno è una stagione che mi piace da impazzire. Però...però l'estate è sempre l'estate!
Quindi ho pensato di racchiudervi in un unico post gli ultimi libri letti in estate, di cui ancora vi devo parlare.



Il primo di cui voglio parlarvi è La mappa del Tempo di Felix J. Palma.
Libro che mi aveva colpita a primo acchitto solo ed esclusivamente perchè è ambientato a Londra.
Ma non è solo questo, per fortuna!
E' il primo libro di una trilogia chiamata Trilogia Vittoriana, proprio perchè è ambientato nella Londra di quell'epoca.
E' diviso in 3 racconti, tutti con un filo conduttore: H. G. Wells.
Si, proprio lo scrittore. E questo perchè Palma ha deciso di fare un omaggio a Wells e alle sue opere. Tanto che La mappa del tempo è un omaggio all'opera di Wells chiamata La macchina del tempo.
Wells è anche il protagonista del libro e, se nel primo e nel secondo racconto la sua figura è secondaria ma non per questo poco importante, nel terzo è lui il protagonista indiscusso.
Però riprendiamo le storie.
Nella prima abbiamo un giovane che, disperato per la morte della sua amata per mano di Jack Lo Squartatore, decide di fare un viaggio nel tempo e tornare a quel fatidico 1888.
Nella seconda abbiamo una "fabbrica" di viaggi nel tempo (Viaggi nel tempo Murray) e una ragazza, Claire, che stanca della sua epoca, delle regole imposte e delle costrizioni, vuole trasferirsi nel futuro e cercare l'amore.
Nella terza vediamo Wells aiutare Scottland Yard alle prese con degli omicidi compiuti da un viaggiatore del tempo.
Come avete capito, oltre a Wells, un protagonista indiscusso di questo libro è il tempo e i viaggi nel tempo (ma va? Chi mai avrebbe potuto capirlo!).
Le storie, nonostante siano autoconclusive, sono tutte collegate tra di loro e la terza storia le aiuterà a concludersi definitivamente.
Nonostante il libro sia molto lungo (più di 600 pagine) e, in alcune parti, molto prolisso, scorre che è una meraviglia. Ci sono intrecci, avventura, amori e morti ed è tutto ciò che vi farà rimanere incollati alle pagine fino alla fine.
E' un libro che vi consiglio vivamente perchè è stato veramente un piacere sfogliarne le pagine e perdercisi dentro.

Il secondo libro di cui vi parlo ha un peso culturale differente ed è Cuore di cane di Michail Bulgakov.
Innanzi tutto c'è da dire che l'autore è vissuto durante la dittatura di Stalin e che le sue opere, compresa questa, erano state vietate.
La storia è ambientata a Mosca in seguito alla rivoluzione del 1817.
 Pallino è un cane speciale. Lui pensa, legge e qualche volta sembra quasi che parli.
Viene trovato infreddolito e ferito da un illustre medico che lo prende con sé e lo porta a casa.
Peccato che il dottore non era spinto da buoni propositi ma voleva solo servirsi del cane per un esperimento.
Il povero Pallino, infatti, sarà trasformato in "uomo" grazie ad un trapianto di ipofisi presa da un cadavere umano.
Però la creatura che ne verrà fuori non sarà un uomo. Pallino non si umanizza ed è l'uomo che diventerà bestia. I suoi comportamenti sono insopportabili e incontrollabili e combinerà veramente molti guai nella casa del dottore.
Ovviamente questo libro è totalmente allegorico infatti il povero Pallino non interamente umanizzato è l'incarnazione di tutti i vizi del proletariato vittorioso dopo la rivoluzione, è un elenco di tutte le brutture, dei malfunzionamenti del sistema, dell'ignoranza.
Lo scontro costante che c'è tra il dottore benestante e gli esponenti del regime, rende chiara la spaccatura che c'era a quel tempo.
Inoltre questo libro è una critica alla scienza, ormai senza limiti e che ormai si sentiva libera di sperimentare qualsiasi mostruosità.
Nonostante il libro possa sembrare "pesante" a causa di tutti questi elementi storici, quasi non ce ne si accorge e scorre velocemente anche grazie alle sole 120 pagine. Inoltre il linguaggio usato ha la particolarità di abbracciare tutti i ceti sociali descritti nel libro. Quindi avremo un linguaggio "inferiore" quando sarà la cameriera a parlare ed uno più "elevato" quando sarà il dottore benestante.
Il libro è veramente interessante, anche per chi, come me, non ne sa molto di storia (purtroppo ho sempre odiato la storia quando andavo a scuola!). E poi potete approfittare di questa edizione che chiamare economica è poco!

Voi avete letto questi libri?
Vi sono piaciuti!

~Sere


Nessun commento:

Posta un commento