venerdì 11 ottobre 2013

L'amante di Lady Chatterley di D.H. Lawrence

Non ho intenzione di leggere Le 50 sfumature. Non l'ho mai avuta e mai l'avrò.
Vanno molto di moda i romanzi erotici di questi tempi e ormai ce li ritroviamo pure alla cassa del supermercato. Sei lì con tua nonna a comprare il latte e il pane e ti vedi questi due tipi in copertina che copulano in mezzo ad fiume di petali di rosa. Evvai nonna!
Ovviamente non è che l'argomento mi imbarazzi e non mi piaccia, anzi. Però queste cosette da casalinghe frustrate non mi interessano.
E allora cosa ho fatto?
Ho cercato romanzi erotici datati e mi sono imbattuta in L'amante di Lady Chatterley di D.H. Lawrence.
Questo romanzo è stato scritto nel 1928. Altro che palline della passione, camera dei desideri e frustini!
Ovviamente è stato bandito, tolto dalla circolazione e pubblicato, in Gran Bretagna, solamente nel 1965.
Questo libro ha scosso le coscienze, ha fatto arrossire le signore e indignare gli uomini. In realtà non sono neanche sicura che sia capitato fra le mani di qualche signora.
Il libro parla di questa giovane donna, questa Lady Chatterley, che è sposata con un nobil'uomo paraplegico costretto sulla sedia a rotelle in seguito ad un incidente di guerra.
Lady Chatterley era una donna piena di vita, amante delle passioni e del divertimento, che però si sta spegnendo piano piano a causa di questo marito che non la ama, non la desidera. Lei si sente vuota, costretta a dover fare quello che va fatto e non quello che desidera. Si vede questa donna affievolirsi, ammalarsi. L'uomo che ha sposato si crogiola nella sua invalidità, non le da una carezza figuriamoci dell' amore passionale. Arriva addirittura a dirle che vuole un figlio e che lei può decidere con chi farlo. A lui andrebbe benissimo così.
Nelle pagine si vede chiaramente questa donna che si abbandona alla vita che le è toccata ma senza rinunciare ad avere un briciolo di speranza.
E poi arriva lui, il guardiacaccia. Le fa brillare dentro qualcosa, Sente il fuoco che le sale dalle viscere, dal ventre appena lo vede, appena sente un suo rumore attraverso il bosco. E tutto quello che le mancava torna prepotentemente nella sua vita, nel suo corpo. A tratti ha paura, è spaventata, non pensava di poter provare tutte quelle sfaccettate sensazioni ed emozioni.
Torna ad essere se stessa o forse si scopre per la prima volta. Corre nuda sotto la pioggia. E chi è che non ha mai sognato di farlo? Con quell'immagine si sente proprio sulla propria pelle la liberazione, la libertà, la libertà di essere se stessi, di ignorare il resto.
Le scene di sesso non sono quelle che potete immaginarvi. Non sono spinte, non sono esplicite, non vengono usati attrezzi particolari se non i corpi dei protagonisti che si scoprono ogni volta come fosse la prima.
Però, ciò che ha fatto scandalo e che, secondo me, colpisce ancora adesso, è vedere esplicitati questi rapporti clandestini in un libro che potrebbe sembrare un romanzo alla Jane Austen. Nonostante sia dei primi del '900 l'atmosfera è proprio quella. Eppure la signora benestante intesse una relazione con il suo guardiacaccia, un suo sottoposto, nonostante il marito abbia una disabilità.
Orrore!
Immaginate che scandalo possa aver creato a quel tempo.
E poi è una satira della società inglese del tempo. Si sottolineano le assurdità, le costrizioni di quella società, facendole apparire improbabili a qualsiasi persona dotata di buon senso.
Il marito di Lady Chatterley è fastidioso, insopportabile e ci si domanda, dall'inizio alla fine, come una donna così vitale possa aver sposato un tipo del genere.
L'amore, e la passione, in questo libro hanno la meglio. E ad, un certo punto, ti viene da dire: Fanculo ai soldi, alla bella vita, alla casa enorme, io voglio vivere con il mio guardiacaccia in una catapecchia di legno in mezzo al bosco e fare l'amore tutti i giorni!
Questo libro mi è piaciuto tantissimo. Mi ha mostrato uno stile di scrittura che mai avevo provato. Mi ha reso quasi orgogliosa di vedere che qualcuno abbia avuto il coraggio di mostrare qualcosa che nessuno aveva avuto coraggio di mostrare prima. Le donne provavano piacere quanto gli uomini, se non di più. E tutti lo sapevano ma pochi avevano il coraggio di ammetterlo, tanto gli uomini quanto le donne. Lawrence ha avuto il coraggio di mettere tutto bianco su nero, di raccontare il sesso e la passione non come qualcosa di sporco e sbagliato ma come qualcosa di divertente, di essenziale nella vita di un uomo e una donna. Ha avuto il coraggio di far spogliare i suoi personaggi, di non fargli fare l'amore sotto le gonne, senza guardare il corpo del proprio amato. Ha avuto il coraggio di far accarezzare i corpi ai suoi protagonisti, di fargli osservare parti del corpo che nessuno dei due aveva mai osservato.
Io lo amo veramente tanto Lawrence. Nonostante ci fossero delle descrizioni noiosissime per pagine e pagine. Volevo saltarle, mollarle lì per vedere cosa succedeva tra Lady Chatterley e il suo guardiacaccia. Chissene frega dei discorsi prolissi e insignificanti di Mr Chatterley!
Io ve lo consiglio assolutamente! Buttate tutti i romanzetti erotici, bruciate le 50 sfumature di niente e comprate Lawrence perchè ne vale veramente la pena.
Però, per favore, se trovate l'edizione degli Acquerelli (quella della foto, che ho acquistato io), evitatela come la peste perchè è piena piena piena di refusi. Non ho mai trovato un libro che avesse, almeno, un errore in ogni pagina. E non sto scherzando.
E dopo tutto questo, lo ammetto, cerco casette in legno in mezzo ai boschi dove portare il mio omo in una notte di pioggia.

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