venerdì 10 agosto 2012

Due di due di Andrea De Carlo

Sto attendendo questa serata.
Non vedevo la mia dolce metà da 10 giorni anzi di più e oggi è venuto qui da me per la notte di San Lorenzo.
Devo ammettere che è una delle serate che attendo di più, sicuramente la più romantica.
Sulla spiaggia oltre alle stelle, si vedono molti falò, ragazzi che suonano le chitarre, bevono, mangiano e pensano di trovare la loro anima gemella.
Noi ci allontaniamo un pò dal fumo e dalla confusione per metterci sdraiati vicini e cercare le stelle cadenti.
Che poi diciamocelo. Ogni volta che vedo una stella cadente, non sono pronta e non faccio in tempo ad esprimerlo, questo benedetto desiderio. Ma non mi interessa, il desiderio è lì accanto a me.
Poi ogni anno diciamo che ci facciamo il bagno a mezzanotte ma poi fa così freddo che non ce lo facciamo mai.
Ma vi dico un segreto. Quest'anno non lo dirò, così almeno lo faccio e basta. Questo è l'anno dei cambiamenti e voglio iniziare proprio da questi stupidi gesti che ogni anno rimando.
Poi domani vi saprò dire.
Spero anche di riuscire a fare qualche foto, magari ad una stella cadente, da farvi vedere!

Comunque ero qui per parlarvi un altro libro, finito a velocità supersonica.
Due di due di Andrea de Carlo.
Lo volevo leggere da così tanto tempo che non ricordo quanto e mi è arrivato lo scorso Natale sotto l'albero.
E' una storia lunga che attraversa anni ed anni ma che ti scorre davanti così velocemente che neanche te ne accorgi. Ti prende così tanto che non ti ricordi più delle emozioni e delle sensazioni che sentivi un attimo prima, perchè sono state sostituite dalle nuove, ancora più forti.
E' la storia di un ragazzo, Mario, adolescente, alla ricerca di se stesso, come al solito.
Quasi per caso incontra Guido Laremi che, con molta fatica, diventerà il suo migliore amico.
No, non il suo migliore amico, la persona che lo ispira, che lo trascina, che lo fa sentire inferiore ma che vuole essere come lui. Che lo ama ma lo odia allo stesso tempo.
La loro amicizia è travagliata come è travagliata la loro adolescenza. Attraversano insieme il '68 e tutto ciò che quegli anni portarono.
Guido non riesce a trovare un suo equilibrio, scappa in ogni luogo perchè pensa che quel luogo sarà suo, ma non è mai felice e il suo viaggio ricomincia.
Per un pò porta con sè anche Mario, ma lui è diverso, lui il suo luogo vuole trovarlo veramente, non lo attende passivamente.
Ad un certo punto Mario scoppia, non ce la fa più e cade in depressione. Solo la morte del compagno della madre lo farà svegliare dal suo torpore e lo porterà a prendere quella decisione che gli cambierà la vita.
E la sua vita veramente cambiaerà, proverà a portare Guido con lui, a farlo cambiare ma purtroppo, se una persona non è intenzionata a cambiare. non lo farà mai.
All'inizio pnsavo che un libro del genere lo avrei dovuto leggere quando ero adolescente, che avevo perso il momento in cui l'avrei sentito più mio. Ma così non è stato.
L'adolescenza è solo una parte del libro, poi c'è la vita adulta.
E inoltre credo che i cambiamenti e le scelte importanti per la nostra vita non si facciano solo durante l'adolescenza, anzi.
L'ho trovato molto istruttivo e pieno di vita vissuta.
Certo devo ammettere di aver capito fin dall'inizio come sarebbe andato a finire.
Credo che Fabio Volo abbia copiato questa storia quasi interamente in un suo libro e purtroppo l'avevo letto quel libro.
Non credo sia stato Andrea De Carlo dato che questo libro è stato scritto più di 20 anni fa.
Ve lo consiglio anche perchè sono pochi gli scrittori contemporanei italiani che vale la pena di leggere.
Buone letture da ombrellone! :)
Bye! :)

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