martedì 10 maggio 2016

LE RICETTE DELLA SIGNORA TOKU


Ho visto questo film alla fine di una giornata tremenda. Uscita di casa alle 7.55 per accompagnare mio fratello in stazione sono rientrata alle 23.45, dopo aver lavorato 11 ore con 3 ragazzini diversi e aver affrontato una cena a casa di mia nonna a base di "Ma mangia!".
Il cinema del mio paesino, il mercoledì, fa la rassegna con vecchi film e Le ricette della signora Toku era un film che volevo vedere da tempo quindi ne ho approfittato, nonostante la giornata.
Premetto che io e mio fratello, qualche giorno prima, avevamo visto il trailer e dopo 1 minuto e mezzo eravamo abbracciati a piangere insieme (non è un modo di dire per creare una bella immagine, veramente abbiamo pianto abbracciati!). Quindi già sapevo che il film sarebbe stato drammatico (anche perché ne aveva parlato Giulia - Rockandfiocc su Snapchat).

La signora Toku è una vecchina di 76 anni che si affaccia sorridendo nella vita di Santaro, un uomo che gestisce un chiosco di Dorayaki. Santaro sta cercando qualcuno che lo aiuti nel lavoro e non si sarebbe mai aspettato di trovarsi davanti una 70enne con tutta la quella voglia di lavorare e cucinare marmellata An. Cerca di mandarla via, le spiega che il lavoro sarebbe troppo faticoso per lei, che non l'avrebbe mai assunta ma questo non fa perdere la speranza alla signora Toku. Finchè un giorno Santaro non assaggia la marmellata di fagioli fatta dalla vecchina e rimane strabiliato dalla sua bontà e dal suo profumo, tanto da decidere di assumerla. Da quel momento la vita di Santaro e di Wakana (una giovane studentessa che frequenta ogni giorno il chiosco) cambierà ma anche la vita della stessa Toku non sarà la stessa, sarà più felice. Nonostante i pregiudizi, nonostante le maldicenze, il rapporto che si instaura tra Toku e Santaro è puro e sincero, c'è sempre rispetto, sempre gentilezza, sempre un sorriso. 
La signora Toku è una delle figure femminili che più rimarrà nel mio cuore. Lei ascolta il rumore del vento nelle foglie, parla con la luna e con i fiori di ciliegio, vede quello che di meraviglioso c'è nel mondo anche se gli eventi della sua vita sono stati tragici. Non dico che la sua vita sia stata tragica, no, solo gli eventi che ha dovuto subire lo sono stati. E questo è il concetto base, secondo me, di tutto il film tanto che viene spiegato benissimo alla fine. La signora Toku fa un piccolo discorso che mi ha lasciato con le lacrime agli occhi e che vorrei condividere con voi:

"Noi siamo nati per osservare e ascoltare questo mondo; è solo così che, anche senza riuscire nella vita, possiamo trovare, possiamo davvero trovare, un senso alla nostra esistenza".

Bisogna lottare per realizzare i propri sogni, bisogna approfittare delle opportunità che la vita ci riserva ma cosa fare se la vita ci riserva solitudine, malattie e pregiudizi? La cosa che verrebbe più spontanea fare sarebbe buttarsi giù, abbandonarsi, non fare più niente e piangere ma per la signora Toku no, non è questa la giusta via. Anche senza riuscire nella vita, possiamo davvero trovare un senso alla nostra esistenza. Anche senza riuscire nella vita. Dobbiamo ascoltare e osservare questo mondo. Dobbiamo trovare il senso della nostra esistenza tutti i giorni, ascoltando gli altri e ascoltandoci, osservando tutto quello che abbiamo intorno e che diamo costantemente per scontato.
E, grazie alla signora Toku, anche Santaro lo capirà, anche Wakana lo capirà e, sinceramente, mi sembra che anche io l'abbia capito.




Poi parliamo della parte dolce del film: i dorayaki. Sono questi tenerissimi paninetti riempiti di marmellata dolce di fagioli e che sono i protagonisti di questo film. La cura con cui la signora Toku cucina è invidiabile. Lei parla con i fagioli, li ringrazia per aver fatto un lungo viaggio fino alla sua cucina e li coccola immaginando tutto quello che possono aver passato. Li mescola con dolcezza, ci aggiunge lo zucchero ma poi lascia i due ingredienti a conoscersi un pò prima di unirli, come se fosse un primo appuntamento. La soddisfazione e la felicità con cui guarda Santaro e i clienti mangiare i suoi dolcetti, la ripaga di tutte le fatiche della giornata. E, naturalmente, spiega a Santaro come fare una buonissima marmellata di fagioli anche se sa che lui dovrà trovare la sua strada e scoprire il proprio particolare modo di creare la marmellata An.

Dato che io ho già mangiato dei Dorayaki (fatti in casa da mio fratello, purtroppo non posso dire di aver provato quelli originali) ho pensato di lasciare qui la ricetta. Ovviamente la ricetta originale prevede la marmellata di fagioli però, se preferite, potete anche farcirli con un'altra marmellata o con della cioccolata (certo, andiamo proprio fuori strada però va bè! Fate voi!).

INGREDIENTI PER 8 DOLCETTI

* 2 uova
* 50 g di zucchero
* 100 g di farina 00
* 1 cucchiaino di miele
* 1 cucchiaino di lievito per dolci
* 2 cucchiaini d'acqua

PROCEDIMENTO

Mettete in una ciotola le uova con lo zucchero, mescolate. Aggiungete la farina e mescolate fino ad ottenere una pastella fluida. Poi aggiungete il miele e, dopo aver fatto sciogliere il lievito in acqua, aggiungete anche quest'ultimo intruglio alla pastella. Ora mettete l'impasto a riposare per mezz'ora in frigo. Se lo merita. Poi, scattata la mezz'ora, fate scaldare una padella antiaderente e versate l'impasto a cucchiaiate (l'impasto si allargherà da solo). Quando cominciano a comparire delle bollicine, allora è il momento di girarli, teneteli circa 30 secondi e via! Pronti! Farcite un morbido cuscinetto con ciò che preferite e poi coprire con un altro cuscinetto a mo di panino. E godetene!

5 commenti:

  1. Premettendo che DEVO provare a fare i Dorayaki in casa, ora che ho la ricetta, ti scrivo che così come lo hai raccontato il film sembra proprio un amore! Strappalacrime e malinconico come solo una buona storia nipponica riesce a essere e con delle frasi bellissime. Che dire, la signora Toku nasconde più di una perla di saggezza. :)

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    1. I dorayaki sono così semplici da fare che ne vale proprio la pena provarli! Se poi li fai, fammelo sapere :)
      Se ti capita, vedilo il film perchè è entrato immediatamente nella lista dei miei film preferiti. E poi è quasi tutto ambientato durante la fioritura dei ciliegi, mi sono dimenticata di scriverlo. Ci sono delle immagini splendide! E la signora Toku è bellissima!

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    2. E ti sei dimenticata di dirmi della fioritura dei ciliegi??! :)

      Attendi aggiornamenti sui Dorayaki, ;)

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  2. Ciao Serena! Ho assaggiato i dorayaki ad un lucca di svariati anni fa e mi erano piaciuti, chissà che buoni devono essere fatti a mano da una persona del posto! Questo film sembra proprio bello, l'ho messo in lista! Volevo dirti anche che ti ho nominato per il liebster award, se ti va di dare un'occhiata ti lascio il link: http://saratraipapaveri.blogspot.it/2016/05/liebster-award.html

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    1. Sono appena passata sul tuo blog, ti ringrazio ancora per la nomina! :)

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